concorso per il palazzo del cinema a Locarno
il faro

Nuovo palazzo del cinema a Locarno.

È un progetto di concorso a una fase, bandito dalla città di Locarno e consegnato a novembre del 2012.

Autori del progetto sono Johnny Conte, Lukas Meyer, Lorenzo Martini e Ira Piattini, architetti ethz. Gli assistenti al progetto e responsabili della stesura sono stati Stefano Sala, architetto PoliMI e Fabrizio Bombelli, architetto supsi.

descrizione

Richiesto era un palazzo rappresentativo per il festival internazionale del cinema.

In specifico si chiedevano 3 sale di proiezione, un commercio, una biblioteca, uffici amministrativi e magazzini comunali.

In aggiunta, come eventuale seconda fase si doveva prevedere la scuola del cinema.

L'edificio proposto viene posizionato lungo la via del Pardo a ridosso del costruito verso piazza grande, un palazzo nell'area monumentale in cui si trova il castello Visconteo e il Rivellino. Lo spazio esterno di entrata è inserito nel parco archeologico formato dai resti della fortezza del castello e il tracciato dell'antico porto.

Il porto è lo spazio di entrata che coincide con piazzetta Remo Rossi, si prolunga fin nell'atrio interno dell'edificio e sfocia nella sala grande. Lo specchio d'acqua al di là del porto verso via Bernardino Luini, accompagna il percorso verso l'edificio.

Il palazzo del cinema ha quattro piani ed è articolato orizzontalmente in due parti distinte che coincidono con le due tappe di costruzione auspicate. Il piano terreno, alla quota 199 mslm, il primo ed il sotterraneo corrispondono alla prima tappa.

Fra le due parti di edificio una piattaforma statica supera le portate delle sale. Si dà la possibilità di aggiungere un ulteriore piano per un futuro ampliamento. per arrivare ad una quota di tetto di 215 mslm.

L'atrio del piano terreno è il salone del palazzo, utilizzabile per feste e ricevimenti. Le tre sale del cinema hanno l'accesso direttamente dall'atrio. La principale occupa tre piani e le altre due piani. Una rampa collega l'atrio al piano terreno con il piano seminiterrato, dove ci sono le entrate secondarie delle sale.

Il bar, proposto come estensione dell'atrio, viene collocato lungo la via del Pardo e può anche essere indipendente dal settore delle sale. La biblioteca archivio e la sala multiuso, le due funzioni più pubbliche del centro competenze audiovisivo, il cui atrio si affaccia sull'atrio principale a doppia altezza, sono al primo piano sopra al bar e alle sale medie,

I magazzini per la città di Locarno e alcuni locali degli altri settori sono al piano seminterrato impermeabilizzato. Una rampa lo collega con l'esterno alla quota 198 mslm, dove c'è una chiusa per evitare l'esondazione del lago. Al secondo piano, articolato in due volumi attorno ad una corte interna, ci sono gli altri settori.

L'amministrazione del festival è sopra la biblioteca. Il CISA e film commission sono sopra la sala multiuso. L'entrata a questi due settori avviene da via Conturbio al piano terreno in un dietro le quinte del settore del cinema.

La prima tappa prevede di sistemare l'amministrazione del festival negli spazi previsti per la sala multiuso e la biblioteca. La seconda tappa prevede di aggiungere il secondo piano.

L'involucro del palazzo del cinema è una parete di cemento armato casserato con con struttura verticale, che ricorda una tenda da palcoscenico. Lunghe vetrate al piano terreno collegano spazialmente l'atrio con lo spazio esterno.

Il faro del palazzo, che segna la porta della piazza grande è l'ultimo piano vetrato. Una serie di fori tondi in corrispondenza della biblioteca e dell'atrio della sala multiuso al primo piano  permette di illuminare i locali interni e dà anche la possibilità di creare un gioco di luci nelle notti del festival del cinema.

Descrizione della struttura statica Il progetto è stato sviluppato mantenendo un raster regolare ripreso, oltre che per la suddivisione degli spazi, per il posizionamento degli elementi portanti. Ciò garantisce una trasmissione dei carichi verticali in modo ordinato e razionale. L’intera struttura portante è prevista in calcestruzzo armato, le trasmissioni dei carichi verticali avvengono tramite pareti e pilastri. A livello statico l’edificio proposto si caratterizza sostanzialmente dalla presenza di grandi aperture lungo le facciate, alle quali corrispondono sempre travi pareti in grado di deviare i carichi sino agli appoggi sottostanti, e dalle importanti campate previste per la soletta sopra al 1°P. L’utilizzo del calcestruzzo armato e la continuità verticale di importanti elementi, in particolare delle pareti perimetrali, dei vani lift e della sala principale permettono inoltre di riprendere in modo adeguato gli sforzi orizzontali (vento, terremoto, ecc.).

Un sistema di doppio muro, con il portante all'interno e la coibentazione tra i due, permette facilmente di rientrare negli standard Minergie richiesti.

© 2020 Johnny Conte architetto

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